MiSE: Bando MARCHI+ 2022

Con il presente bando si intende supportare le imprese di micro, piccola e media dimensione nella tutela dei marchi all’estero mediante agevolazioni concesse nella forma di contributo in conto capitale, attraverso le seguenti Misure agevolative:

– Misura A – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi dell’Unione europea presso EUIPO (Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici;

– Misura B – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali presso OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal presente Bando le imprese che, alla data di presentazione della domanda di partecipazione, siano in possesso dei seguenti requisiti di ammissibilità:

a. avere una dimensione di micro, piccola o media impresa;

b. avere sede legale e operativa in Italia;

c. essere regolarmente costituite, iscritte nel Registro delle Imprese e attive;

d. essere titolari del marchio oggetto della domanda di partecipazione;

e. per la misura A:

– aver effettuato, a decorrere dal 1° giugno 2019, il deposito della domanda di registrazione presso EUIPO del marchio oggetto dell’agevolazione e aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di deposito;

nonché

– aver ottenuto la registrazione, presso EUIPO, del marchio dell’Unione europea oggetto della domanda di partecipazione. Tale registrazione deve essere avvenuta in data antecedente la presentazione della domanda di partecipazione; i.

per la Misura B:

– aver effettuato, a decorrere dal 1° giugno 2019, almeno una delle seguenti attività:

  • il deposito della domanda di registrazione presso OMPI di un marchio registrato a livello nazionale presso UIBM o di un marchio dell’Unione europea registrato presso EUIPO e aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di registrazione;
  • il deposito della domanda di registrazione presso OMPI di un marchio per il quale è già stata depositata domanda di registrazione presso UIBM o presso EUIPO e aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di registrazione;
  • il deposito della domanda di designazione successiva di un marchio registrato presso OMPI e aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di registrazione; 

nonché – aver ottenuto la pubblicazione della domanda di registrazione sul registro internazionale dell’OMPI (Madrid Monitor) del marchio oggetto della domanda di partecipazione. La pubblicazione della domanda di registrazione del marchio sul registro internazionale dell’OMPI (Madrid Monitor) deve essere avvenuta in data antecedente la presentazione della domanda di partecipazione.

Tipologia di interventi ammissibili

1. Per la Misura A, sono agevolabili le spese sostenute per le tasse di deposito e/o per l’acquisizione dei servizi specialistici di seguito indicati

a. Progettazione della rappresentazione. 
b. Assistenza per il deposito. 
c. Ricerche di anteriorità. 
d. Assistenza legale per azioni di tutela del marchio.
e. Tasse di deposito presso EUIPO.

2. Per la Misura B, sono agevolabili le spese sostenute per le tasse di registrazione e/o per l’acquisizione dei servizi specialistici di seguito indicati

a. Progettazione della rappresentazione. 
b. Assistenza per il deposito. 
c. Ricerche di anteriorità. 
d. Assistenza legale per azioni di tutela del marchio. 
e. Tasse sostenute presso UIBM o EUIPO e presso OMPI per la registrazione internazionale.

Entità e forma dell’agevolazione

Le risorse disponibili per l’attuazione del presente Bando ammontano complessivamente a euro 2 milioni.
Per la Misura A, le agevolazioni sono concesse nella misura del 50% delle spese ammissibili sostenute per le tasse di deposito e dell’80% delle spese ammissibili sostenute per l’acquisizione dei servizi specialistici – e entro l’importo massimo complessivo per marchio di € 6.000,00.
Per la Misura B, le agevolazioni sono concesse nella misura del 90% delle spese ammissibili sostenute per l’acquisizione dei servizi specialistici – entro l’importo massimo complessivo per marchio di € 9.000,00.
Ciascuna impresa può presentare più richieste di agevolazione, sia per la Misura A sia per la Misura B, fino al raggiungimento del valore complessivo di € 25.000,00.

Data attivazione

25/10/2022 

Per richiedere informazioni ai nostri tecnici:

MISE. Piano Transizione 4.0. Credito d’imposta fino al 70% promosso per sostenere la formazione del personale.

La misura è volta a sostenere le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale creando o consolidando le competenze nelle tecnologie abilitanti necessarie a realizzare il paradigma 4.0.

Soggetti beneficiari

Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale. Sono inoltre escluse le imprese destinatarie di sanzioni interdittive.

Tipologia di interventi ammissibili

Le attività formative dovranno riguardare: vendite e marketing, informatica, tecniche e tecnologia di produzione.

Tematiche della Formazione 4.0.

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud e fog computing;
  • cyber security;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (rv) e realtà aumentata (ra);
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo macchina;
  • manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione digitale dei processi aziendali.

Sono ammissibili al credito d’imposta le seguenti spese:spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;

  • costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione. Sono escluse le spese di alloggio, ad eccezione delle spese di alloggio minime necessarie per i partecipanti che sono lavoratori con disabilità;
  • costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
  • spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.

Sono ammissibili anche le eventuali spese relative al personale dipendente ordinariamente occupato in uno degli ambiti aziendali individuati nel bando e che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili.

Costituiscono attività di formazione 4.0 ammissibili al credito d’imposta le attività svolte nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2022.

Il personale dipendente, oppure, nel caso in cui le attività di formazione siano erogate da soggetti esterni all’impresa, si considerano ammissibili solo le attività commissionate a:

• Soggetti accreditati per lo svolgimento di attività di formazione finanziata presso la Regione o Provincia autonoma in cui l’impresa ha la sede legale o la sede operativa;

• Università, pubbliche o private, o strutture a esse collegate;

• Soggetti accreditati presso i fondi interprofessionali;

• Soggetti in possesso della certificazione di qualità in base alla norma Uni En ISO 9001:2000 settore EA 37;

• ITS.

Entità e forma dell’agevolazione

Decreto Aiuti 2022

Per rispondere alla carenza di competenze professionali adeguate ai processi di trasformazione tecnologica e digitale viene incrementata l’aliquota del credito d’imposta per la formazione, dal 50 al 70% per le piccole imprese e dal 40 al 50% per le medie imprese. Prevista una certificazione dei risultati conseguiti in termini di acquisizione e consolidamento delle competenze.

Pertanto il credito d’imposta è riconosciuto in misura del:

  • 70% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di € 300.000 per le micro e piccole imprese
  • 50% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000 per le medie imprese
  • 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000 le grandi imprese.

Con il supporto della Rete TeamWork oggi puoi:

  • gestire la formazione aziendale con accesso ai fondi pubblici disponibili a supportare la tua impresa;
  • essere supportato da una struttura professionale che gestirà al tuo fianco la redazione e gestione del piano formativo e di tutte le incombenze burocratiche necessarie per accedere al contributo nonché del reperimento della certificazione di progetto;
  • qualora vi sia necessità, dando indicazioni di supporto al fine di finanziare l’eventuale costo esterno dei formatori.

SITO HACKERATO…help help help

…..siamo tornati con tante novità!

Spesso e volentieri si pensa che il problema non esista o non possa toccare le”nostre” piccole aziende! In realtà non è così! 

Noi stessi di Studio Sinthesi siamo la prova concreta che il problema dell’hackeraggio esiste e può assolutamente colpire aziende di qualsiasi dimensione. Per nostra fortuna non vi è stata nessuna fuga di dati ma nello specifico si è verificato solamente un blocco temporaneo del sito internet. Purtroppo la sospensione ha fatto si che la congruità del sito stesso sia stata compromessa e quindi vi sono voluti più mesi perché i nostri tecnici abbiano potuto ristabilire e ricostruire tutte le funzionalità.

Da questo mese seppur in vista delle ferie, ripartono quindi tutte le attività informative e a breve saranno pubblicate tutte le novità in merito all’evoluzione della struttura consulenziale. Nella giornata odierna e domani stesso, sarà distribuita la prima news letter in merito ai nuovi bandi che riguardano la Regione Veneto.

Contattateci per ogni ed eventuale info in merito utilizzando il link di contatto. Un nostro Professionista vi ricontatterà il prima possibile.


MODULO DI CONTATTO

Perché gli hacker colpiscono i siti piccoli?

Negli ultimi anni gli attacchi informatici sono aumentati in modo esponenziale verso i siti web di tutti i tipi di aziende, ma in modo particolare delle piccole e medie imprese.

Già nel 2018, il 67% delle pmi statunitensi ha subito un attacco hacker al proprio sito e oggi la situazione è tutt’altro che migliorata.

n base a fattori e obiettivi differenti, si possono distinguere due tipologie di violazione di un sito:

  • Hacking manuale, ovvero una violazione indirizzata a siti grandi e ben protetti con l’obiettivo di ottenere un’ingente mole di informazioni e dati rilevanti;
  • Hacking automatizzato (tramite Bot, Botnet) o attività automatizzate, ovvero una violazione indirizzata a tutti i siti, in quanto condotta tramite kit o pacchetti già pronti all’uso che permettono anche agli hacker meno esperti di eseguire scansioni su una lista di siti e di violare in modo automatico tutti quelli che risultano vulnerabili.

Le motivazioni che spingono gli hacker a violare un sito web sono essenzialmente legate all’appropriazione indebita di risorse e/o abuso di esse.

Ciò che importa loro è perseguire uno di questi obiettivi:

  • Acquisire e sfruttare le risorse del tuo sito web e del server su cui è posizionato;
  • Diffondere un messaggio;
  • Sottrarre dati sensibili con il fine di utilizzarli per ulteriori atti malevoli;
  • Guadagnare denaro attraverso pagine di phishing, malvertising (annunci), SEO spam, drive-by-download, skimmers della carta di credito (se è un sito e-commerce), invio di spam per posta elettronica o attacchi DDoS contro altri siti.

Un hacker ha interesse a violare i siti piccoli semplicemente perché è facile farlo e ciò permette di massimizzare i suoi obiettivi con il minimo sforzo.

Attaccare un sito grosso richiederebbe maggiore fatica, tempo e rischi.

Mirare ad ottenere le informazioni sensibili dalle piccole imprese è più facile poiché quest’ultime sono spesso inconsapevoli dei rischi e non adeguatamente protette.

Un sito piccolo:

  • Ha un software vulnerabile;
  • Ha uno scarso controllo degli accessi;
  • Viene creato con piattaforme di sviluppo comuni, le cui lacune sono facilmente riconosciute nel mondo del cyber hacking.

Un sito web vecchio, pieno di bug e non aggiornato è potenzialmente hackerabile, così come quello sprovvisto di password “forti”.

Un sito web che non dispone di tutte le protezioni necessarie può essere facilmente scoperto dagli strumenti utilizzati dagli hacker, che scansionano in automatico liste di siti Internet e, ogni qualvolta ne trovano uno vulnerabile, avviano in automatico il ciclo di attacco.

Inoltre, se si utilizzano password deboli gli hacker possono facilmente “indovinarle” perché utilizzano programmi ad hoc (brute force) che tentano in automatico le password più comuni fino a trovare quella corretta.

Infine, nel caso in cui il tuo sito sia stato realizzato con WordPress o piattaforme simili, per un qualsiasi hacker è sufficiente rintracciare un bug all’interno della piattaforma utilizzata o di un suo plugin per sviluppare un attacco mirato a tutti i siti che contengono il bug o utilizzano quel particolare plugin.

Per questo motivo è estremamente importante aggiornare e controllare periodicamente il proprio sito web.

Lasciare il tuo sito web non protetto o protetto in modo debole è come tenere aperta la porta sul retro di casa propria. Significa segnalare agli hacker che qualcosa nel tuo sito non va, dando loro l’accesso privilegiato per visualizzare le tue informazioni sensibili e modificare i contenuti del tuo sito web.

 

Promoting talent development while maintaining the sights to the goal is the key to success in the corporate sector

Read More

MiSE: Voucher connettività

Il bando promuove il Piano Voucher Fase 2, di seguito Piano, come intervento di sostegno alla domanda di connettività delle micro, piccole e medie imprese a fronte dello step change, inteso quale incremento della velocità di connessione, realizzato con qualsiasi tecnologia.

Soggetti beneficiari

Il voucher è destinato solo alle imprese iscritte al registro delle imprese, di dimensione micro, piccola e media, alle quali è erogato un contributo variabile sulla base di diverse caratteristiche della connettività e dei relativi costi, in presenza di step change inteso quale incremento della velocità di connessione secondo le classi di ammissibilità previste dal Manuale Operativo sulla base dei tre importi indicati nel decreto.

Tipologia di interventi ammissibili

Il decreto prevede l’erogazione di un voucher connettitività per abbonamenti ad internet ultraveloce.

Entità e forma dell’agevolazione

Gli interventi sono finanziati a valere sulle risorse FSC relative al periodo di programmazione 2014-2020, per un ammontare complessivo di risorse pari a 608.238.104,00 euro, di cui 9.000.000,00 euro comprensivi di IVA sono destinati alle azioni di comunicazione, accompagnamento e valutazione di impatto della misura.

In particolare, la misura prevede l’erogazione di un contributo di importo compreso tra un minimo di 300 euro ed un massimo di 2.500 euro per abbonamenti ad internet a velocità in download da 30 Mbit/s ad 1 Gbit/s (e superiori), di durata pari a 18 o 24 mesi.

Le classi di ammissibilità previste dal Manuale Operativo sulla base dei tre importi, sono:

a. voucher di fascia A, distinti in A1 e A2: voucher con contributo connettività pari a €300, per un contratto della durata da un minimo di 18 mesi a un massimo di 36 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download (V) compresa nell’intervallo 30 Mbit/s ≤ V < 300 Mbit/s (voucher A1) oppure 300 Mbit/s ≤ V ≤1 Gbit/s (voucher A2). Per connessioni che offrono V pari ad 1 Gbit/s, il valore del voucher può essere aumentato di un ulteriore contributo del valore massimo di € 500, per la copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari, a fronte di adeguata giustificazione da parte degli operatori fornitori. Per i voucher di fascia A non sono previste soglie di banda minima garantita. Al finanziamento dei voucher di fascia A viene destinato il 40% delle risorse stanziate distribuito per il 20% a favore dei voucher A1 e per il 20% a favore dei voucher A2;

b. voucher di fascia B: voucher con contributo connettività pari a €500, per un contratto della durata da un minimo di 18 mesi fino ad un massimo di 36 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download (V) compresa nell’intervallo 300 Mbit/s ≤ V ≤1 Gbit/s. Per connessioni che offrono V=1 Gbit/s, il valore del voucher può essere aumentato di un ulteriore contributo del valore massimo di € 500, per la copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari, a fronte di adeguata giustificazione da parte degli operatori fornitori. Per i voucher di fascia B è prevista una soglia di banda minima garantita pari ad almeno 30 Mbit/s. Al finanziamento di tali voucher viene destinato il 50% delle risorse stanziate;

c. voucher di fascia C: voucher con contributo connettività pari a €2.000 per un contratto della durata da un minimo di 24 mesi fino ad un massimo di 36 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download superiore a 1Gbit/s. Il valore del voucher può essere aumentato di un ulteriore contributo del valore massimo di € 500, per la copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari, a fronte di adeguata giustificazione da parte degli operatori fornitori. Per i voucher di fascia C è prevista una soglia di banda minima garantita pari ad almeno 100 Mbit/s. Al finanziamento di tali voucher viene destinato il 10% delle risorse stanziate.

I voucher non sono riconosciuti in caso di cambio operatore fra servizi aventi prestazioni analoghe o in caso di meri passaggi di intestazione del contratto nella medesima sede di impresa.

A ciascun beneficiario può essere erogato un solo voucher.

In caso di portabilità è prevista la possibilità di trasferire l’ammontare residuo del voucher.

Scadenza

Le domande possono essere presentate dal 1°marzo 2022 al 15 dicembre 2022, salvo chiusura anticipata per esaurimento dei fondi disponibili.

INDUSTRIA 4.0: Proroga termini di consegna investimenti 2021

Il Mise ha approvato la proroga a dicembre 2022 dei termini per la consegna dei macchinari ordinati nel 2021 dalle aziende usufruendo del credito d’imposta collegato ai provvedimenti 4.0.

La ragione alla base della richiesta di rinvio è l’impossibilità di rispettare i tempi di consegna pattuiti con le aziende a causa delle interruzioni nelle supply chain, che rendono difficile reperire materie prime e componenti. Motivi indipendenti dalla volontà delle aziende fornitrici e fuori dal loro controllo, ma che avrebbero condotto a probabili richieste di penali in caso di ritardi nelle consegne oltre i termini originariamente pattuiti.

IMPRENDITORIA FEMMINILE: PNRR in Gazzetta i nuovi incentivi

400 mln nel PNRR

Il decreto incrementa di 160 milioni di euro la dotazione già prevista per il nuovo Fondo Impresa femminile e rafforza altre misure strategiche, come Nuove Imprese a Tasso zero (creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria) e Smart&Start (supporto per Startup e PMI innovative).

In tutto, si tratta di 400 milioni di euro destinati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza all’imprenditoria femminile, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. L’obiettivo è di sostenere almeno 2.400 imprese femminili, agevolando la realizzazione di progetti imprenditoriali innovativi e l’avvio di startup attraverso mentoring, assistenza e misure di conciliazione vita-lavoro.

  • 38,8 milioni erogati in forma di incentivi per la nascita di imprese femminili costituite da meno di dodici mesi e per autonome con partita IVA aperta da meno di dodici mesi, nonché persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile;
  • 121,2 milioni destinati ad incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili costituite da almeno dodici mesi e lavoratrici autonome in possesso di partita IVA aperta da almeno dodici mesi.

Progetti ammessi

Le agevolazioni sono concesse a fronte di programmi di investimento per la costituzione e avvio di una nuova impresa femminile o per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
  • commercio e turismo.

Le iniziative devono essere realizzate entro 24 mesi dalla data concessione delle agevolazioni e prevedere spese ammissibili non superiori a 250mila euro per avvio di una nuova impresa o 400mila euro per il consolidamento di imprese già esistenti.

Contributi a fondo perduto

Per la nascita e lo sviluppo di imprese femminili

  • 80% delle spese ammissibili e comunque fino a euro 50mila euro per i programmi di investimento che prevedono spese fino a 100mila euro;
  • 50% delle spese ammissibili, per i programmi che prevedono spese tra 100mila e 250mila euro.

Fondo perduto e finanziamenti a tasso zero

Per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili:

  • per le imprese femminili costituite da non più di 36 mesi: 80% delle spese ammissibili, in egual misura in forma di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato;
  • per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi: stessa agevolazione più una ulteriore quota destinata ad esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili, in forma del contributo a fondo perduto.

                                                    Fonte PMI.it

CREDITO D’IMPOSTA SPONSORIZZAZIONI SPORTIVE 2021

Per il 2021 è previsto un credito d’imposta del 50% sul valore degli investimenti in campagne  pubblicitarie, incluse le sponsorizzazioni in favore di leghe e società sportive professionistiche e di società e associazioni sportive dilettantistiche – Art. 81 DL 104/2020 e proroga Art.10 comma 1 e 2 DL 73/2021.

CHI

Imprese, lavoratori autonomi e enti non commerciali.

QUANTO

Credito d’imposta del 50% per investimenti di importo complessivo non inferiore a 10.000 euro sostenuti nel 2021.

NB: RISORSE STANZIATE PARI A 90 MILIONI. Nel caso di insufficienza delle risorse rispetto alle richieste ammesse, si procederà alla ripartizione in misura proporzionale al credito d’imposta spettante, con un limite individuale per soggetto pari al 5% del totale delle risorse annue.

QUANDO

La domanda andrà presentata mediante comunicazione al Dipartimento per lo sport. Termini e modalità non ancora definite.

COSA

Spese sostenute (rileva la data dell’effettivo pagamento tracciato) dal 01/01/2021 al 31/12/2021 per investimenti in campagne pubblicitarie, incluse le sponsorizzazioni, nei confronti di:

IMPRESE FEMMINILI:

MISE: Fondo Impresa Donna. 
Finanziamento a tasso agevolato e contributo a fondo perduto per sostenere la nascita e lo sviluppo 
delle imprese femminili.

E’ in fase di attivazione da parte del mise la misura volta a realizzare la promozione e sostegno all’avvio e al rafforzamento dell’imprenditoria femminile, nonche’ di sviluppo dei valori imprenditoriali presso la popolazione femminile e di massimizzazione del contributo alla crescita economica e sociale del Paese da parte delle donne. 

Per l’attuazione degli obiettivi di promozione e sostegno stabiliti dalla legge, gli interventi del Fondo impresa femminile sono articolati nelle seguenti linee di azione:

a) incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili; 

b) incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili; 

c) azioni per la diffusione della cultura e la formazione imprenditoriale femminile. 

Il piano di attività del punto c) verrà attuato da Invitalia, secondo modalità concordate con il Ministero.

Incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili

Possono accedere al Fondo e beneficiare delle agevolazioni le imprese femminili con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione e iscritte nel registro delle imprese.

Tra i requisiti necessari ci sono l’essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie, non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea, aver restituito agevolazioni godute per le quali è stato disposto dal MISE un ordine di recupero.

Sono ammesse, inoltre, le lavoratrici autonome, in possesso della partita IVA, aperta da meno di dodici mesi alla data di invio dell’istanza di sussidio, fatta salvo l’avvenuta iscrizione all’ordine professionale di riferimento.

Solo per il capitolo ‘nascita’, possono presentare domanda anche le persone fisiche che intendono costituire una impresa femminile. 

Incentivi per lo sviluppo delle imprese femminili
 
Le agevolazioni sono concesse secondo la seguente articolazione:

  • per le imprese femminili costituite da almeno 12 mesi e da non più di 36 mesi dalla data di presentazione della domanda, le agevolazioni sono concesse per il 50% dell’ammontare complessivo in forma di contributo a fondo perduto e per il restante 50% in forma di finanziamento agevolato a un tasso pari a zero, fino a copertura dell’80% delle spese ammissibili;
  • per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda, ferma restando la copertura del 80% delle spese ammissibili indicate al punto precedente, l’articolazione di contributo a fondo perduto e finanziamento afevolato prevista dal medesimo punto si applica alle sole spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante sono agevolate nella forma di contributo a fondo perduto.