AGGIORNAMENTO FRI-Tur. Finanziamento a tasso agevolato e contributo a fondo perduto per gli investimenti di sviluppo nel turismo. “NUOVE SCADENZE”

FRI-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel turismo) è l’incentivo che punta a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale.

Si rivolge a investimenti medio-grandi, compresi tra 500.000 e 10 milioni di euro, con un focus su interventi di riqualificazione energetica e antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche e altri ambiti in grado di rafforzare la competitività delle imprese e di facilitare il raggiungimento di nuovi standard di qualità riconosciuti a livello internazionale. I progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda di agevolazione le imprese alberghiere, le imprese che esercitano attività agrituristica, le imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta, nonché le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.

Ecco i requisiti che le imprese devono possedere al momento della presentazione della domanda:

  • gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi o essere proprietari degli immobili presso cui è esercitata l’attività che è oggetto dell’intervento
  • essere regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di liquidazione anche volontaria o di fallimento
  • avere una stabile organizzazione di impresa sul territorio nazionale
  • essere in regola con le disposizioni in materia di normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi
  • essere in regime di contabilità ordinaria
  • essere in possesso di una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e di una delibera di finanziamento rilasciata da quest’ultima
  • adottare un apposito regime di contabilità separata laddove operanti nel settore agricolo o della pesca.

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammissibili gli interventi riguardanti:

a) interventi di riqualificazione energetica delle strutture ivi compresa la sostituzione integrale o parziale dei sistemi di condizionamento in efficienza energetica dell’aria

b) interventi di riqualificazione sismica

c) interventi di eliminazione delle barriere architettoniche

d) interventi edilizi funzionali alla realizzazione degli interventi di cui alle lettere b), c), d), e.5), incluse le unità abitative mobili e loro pertinenze e accessori collocate, anche in via continuativa, in strutture ricettive all’aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti;

e) interventi di realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali

f) interventi per la digitalizzazione

g) interventi di acquisto/rinnovo di arredi.

Sono ammissibili agli incentivi le spese necessarie all’acquisto di beni e servizi rientranti nei seguenti limiti:

a) servizi di progettazione, nella misura massima del 2%;
b) suolo aziendale e sue sistemazioni, nella misura massima del 5% dell’importo complessivo ammissibile del Programma d’investimento;
c) fabbricati, opere murarie e assimilate, nella misura massima del 50% dell’importo complessivo ammissibile del Programma d’investimento;
d) macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
e) spese per la digitalizzazione, esclusi i costi relativi alla intermediazione commerciale, nella misura massima del 5%.

Entità e forma dell’agevolazione

La dotazione è di 780 milioni di euro, di cui 180 milioni stanziati per il contributo diretto alla spesa e 600 milioni per il finanziamento agevolato concesso da Cassa Depositi e Prestiti. Il finanziamento di CDP attiva ulteriori finanziamenti pari a 600 milioni di euro concessi dalle banche che aderiscono alla Convenzione firmata da Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italia e Cassa Depositi e Prestiti.

FRI-Tur è previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), Misura M1C3 investimento 4.2.5.

Sono previste due forme di incentivo:

  • contributo diretto alla spesa: concesso sulla base degli importi ammissibili delle spese, tenuto conto delle percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento, coerentemente con i target di attuazione previsti dal PNRR. Percentuale massima: 35% dei costi e delle spese ammissibili.
  • finanziamento agevolato: concesso da Cassa Depositi e Prestiti ad un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento.

Al finanziamento agevolato deve essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca finanziatrice che aderisce alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti. 

Se le singole unità interessate dall’investimento sono collocate in aree di aiuto differenti del territorio nazionale, le percentuali di Equivalente Sovvenzione Lorda (ESL) e di Contributo applicate saranno quelle del regime relativo alla localizzazione della singola unità locale.

La somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile. L’impresa richiedente dovrà assicurare la copertura integrale del programma di investimento, inclusi i costi necessari ma non ammissibili e l’IVA complessiva, apportando ulteriori risorse finanziarie non agevolate.

Scadenza

La domanda può essere presentata dalle ore 12.00 del 1 marzo 2023, fino alle ore 12.00 del 31 marzo 2023.

Dal 30 gennaio 2023 sarà possibile collegarsi alla piattaforma web per scaricare la documentazione.

Le domande sono esaminate in ordine cronologico di presentazione.

Data attivazione

01/03/2023

MECSPE 2023: Studio Sinthesi c’è!

Grazie alla consolidata collaborazione con i due partner Biesse Spa ed Orchestra Srl, saremo presenti al MECSPE nelle tre giornate espositive previste. In occasione della fiera vi sarà per tutti i Clienti e non, la possibilità di poter approfondire gli aspetti economico, finanziari ed ovviamente agevolativi che ci accompagneranno nel corso del 2023.

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Provincia autonoma di Trento. Finanziamento a fondo perduto per investimenti in impianti fotovoltaici.

Contributi FESR per sostenere le imprese che investono nella realizzazione di impianti fotovoltaici, combinati a sistemi di accumulo, volti ad aumentare la produzione da fonti rinnovabili.

Soggetti beneficiari

Imprese, identificabili come:

  • imprese, contratti di rete, consorzi con attività esterna, iscritti nel Registro delle imprese e con sede legale ed operativa nel territorio della Provincia di Trento o con unità operativa attiva nel territorio provinciale;
  • imprese, contratti di rete, consorzi con attività esterna, con sede legale e operativa fuori dal territorio della Provincia di Trento, ma con unità operativa attiva nel territorio provinciale prima dell’erogazione dell’aiuto.

Le imprese devono essere in possesso del Codice Ateco indicato nel bando. 

Tipologia di interventi ammissibili

L’impresa può richiedere il contributo, in regime di esenzione oppure in regime de minimis, come segue:

1. per domande di qualsiasi importo, in regime di esenzione, per le seguenti iniziative:

a) fornitura e installazione di nuovi impianti fotovoltaici con potenza di picco (P) da 15 kW fino a 1000 kW
In aggiunta:
b) sistema di accumulo con spesa massima ammissibile pari a 800 €/kWh
c) spese tecniche relative all’intervento in oggetto (progettazione, direzione lavori, consulenze, collaudo…) nel limite del 10% del totale delle spese ammissibili per la realizzazione dell’intervento

2. per domande di importo di spesa ammessa superiore a 200 mila euro, in regime de minimis, per le seguenti iniziative:

a) fornitura e installazione di nuovi impianti fotovoltaici con potenza di picco (P) da 15 kW fino a 1000 kW

In aggiunta:

b) sistema di accumulo con spesa massima ammissibile pari a 800 €/kWh
c) rimozione con smaltimento di coperture in cemento amianto nel limite di 20 €/mq
d) spese tecniche relative all’intervento in oggetto (progettazione, direzione lavori, consulenze, collaudo…) nel limite del 10% del totale delle spese ammissibili per la realizzazione dell’intervento
e) colonnine di ricarica per veicoli elettrici 

Scadenza

Le domande possono essere presentate fino al 31 dicembre 2023 e saranno istruite secondo l’ordine cronologico di presentazione.

AGGIORNAMENTO PATENT BOX. Credito di imposta sui redditi derivanti dall’utilizzo di taluni beni immateriali.

Patent Box è un regime opzionale di tassazione per i redditi d’impresa derivanti dall’utilizzo di software protetto da copyright, di brevetti industriali, di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.

Il regime ha l’obiettivo di rendere il mercato italiano maggiormente attrattivo per gli investimenti nazionali ed esteri di lungo termine, tutelando al contempo la base imponibile italiana, in quanto:

  • incentiva la collocazione in Italia dei beni immateriali attualmente detenuti all’estero da imprese italiane o estere
  • incentiva il mantenimento dei beni immateriali in Italia evitandone la ricollocazione all’estero
  • favorisce l’investimento in attività di ricerca e sviluppo

Soggetti beneficiari

Possono esercitare l’opzione i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dal tipo di contabilità adottata e dal titolo giuridico in virtù del quale avviene l’utilizzo dei beni.

L’opzione deve essere esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa al primo periodo d’imposta per il quale si intende optare per la stessa, è valida per cinque periodi di imposta, è irrevocabile e rinnovabile.

Nello specifico possono aderire alle agevolazioni:

  • persone fisiche che esercitano imprese commerciali
  • società per azioni e in accomandata per azioni, SRL, società cooperative e società di mutua assicurazioni residenti in Italia
  • enti pubblici e privati che abbiano come oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali
  • società semplici in nome collettivo e in accomandita semplice
  • società e gli enti di ogni tipo, con o senza personalità giuridica, non residenti nel territorio dello Stato purchè con tali paesi esteri sia in vigore un accordo che eviti la doppia imposizione e con i quali lo scambio di informazioni sia effettivo, con stabile organizzazione in Italia alla quale possono essere attribuiti beni immateriali.

 L’opzione Patent Box deve inoltre essere esercitata da chi ha diritto allo sfruttamento economico delle opere d’ingegno. Possono esercitare l’opzione i soggetti titolari di reddito di impresa indipendentemente: 

  • dal tipo di contabilità adottata
  • dal titolo giudirico in virtù del quale avviene l’utilizzo dei beni

La Patent Box non può essere usufruita dalle società in fallimento, in liquidazione o coinvolte in procedure di amministrazione straordinaria. Inoltre sono esclusi i forfettari.

Tipologia iniziative ammissibili

Le opere di ingegno, il cui uso consente di usufruire della tassazione agevolata con il decreto Patent Box, sono i seguenti beni immateriali:

  • software protetto da copyright
  • brevetti industriali, brevetti invenzioni e invenzioni biotecnologiche, brevetti per modello utilità, brevetti e certificati di specie vegetali, topografie di prodotto a semiconduttori
  • disegni e modelli, nonchè di processi, formule e informazioni relative ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.

Le nuove disposizione escludono dall’ambito dei beni agevolabili i marchi di impresa. La maggiorazione del 110% può essere applicata solo alle spese sostenute a partire dall’ottavo periodo di imposta antecedente a quello nel quale l’immobilizzazione immateriale ottiene il titolo di privata iva industriale.

Entità e forma dell’agevolazione

Le agevolazioni consistono nella possibilità di poter escludere dalla base imponibile il 50% dei redditi derivanti dall’utilizzo, anche congiunto, di determinati beni immateriali o dalla cessione degli stessi beni immateriali qualora il 90% del ricavato venga reinvestito nella manutenzione o nello sviluppo di altri beni immateriali prima della chiusura del secondo periodo di imposta successivo a quello nel quale si è verificata la vendita.

 Novità 2022

Il beneficio resta nella forma della deduzione dei costi R&S finalizzati all’ottenimento del brevetto, ma aumentata dal 90% al 110% escludendo dall’ambito di beni agevolabili i marchi di impresa e limitandolo quindi ai brevetti o ai beni comunque giuridicamente tutelati. Il beneficio concreto calcolato su un’imposizione fiscale del 27,9% (la somma di Irpef e Irap) passa quindi dal 25,11% al 30,69%.

Viene quindi eliminata la detassazione al 50% e introdotta la deduzione fiscale pari al 110%.

Per l’effettiva quantificazione del beneficio è necessario determinare la quota di reddito derivante dall’utilizzo dell’immobilizzazione immateriale:

  • in caso di utilizzo indiretto il reddito è costituito dai canoni derivanti dalla concessione in uso del bene al netto dei costi fiscalmente rilevanti
  • nel caso di utilizzo diretto è necessario individuare il contributo economico che tale bene ha apportato al reddito complessivo dell’impresa.

AGGIORNAMENTO NORMATIVO DEL 25.02.2023

Nuovo Patent box, stop a vecchie opzioni dal periodo d’imposta in corso al 22 ottobre 2021

A partire dal periodo d’imposta in corso al 22 ottobre 2021 (data di entrata in vigore del Dl) non sono più esercitabili le opzioni relative al precedente regime.

Conclusa la consultazione pubblica con gli operatori del settore, arriva la versione definitiva della circolare – la n. 5/2023 – sul nuovo Patent box introdotto dal Dl n. 146/2021. Pubblicato anche il provvedimento che modifica il precedente documento del 15 febbraio 2022 per allinearlo all’attuale quadro normativo. Lo hanno reso noto le Entrate nella tarda serata di venerdì 24 febbraio.

Il nuovo regime

L’attuale Patent box – ricorda l’amministrazione – è un regime che consente di beneficiare di una deduzione fiscale maggiorata del 110% relativa alle spese sostenute per la ricerca e lo sviluppo di alcune specifiche tipologie di beni immateriali impiegati nelle attività d’impresa. Nel nuovo regime l’attribuzione dell’agevolazione fiscale è direttamente collegata al sostenimento delle spese per il potenziamento e la creazione dei beni immateriali che generano valore (è quindi un regime “front-end”). Il nuovo Patent box mantiene i principi di base e i requisiti sostanziali del precedente regime. Tra le differenze rispetto al passato, il fatto che il nuovo beneficio si traduce in una deduzione fiscale maggiorata dei costi di ricerca e sviluppo riferibili a determinate tipologie di beni immateriali da esporre nella dichiarazione dei redditi del periodo di imposta di riferimento. Il contribuente, pertanto, beneficia direttamente e autonomamente dell’agevolazione, al momento della dichiarazione dei redditi.

Quando scatta il nuovo regime

La circolare n. 5 chiarisce che il nuovo Patent box può essere applicato a partire dalla data di entrata in vigore del Dl n.146/2021. A partire dal periodo d’imposta in corso al 22 ottobre 2021 (data di entrata in vigore del Dl) non sono pertanto più esercitabili le opzioni relative al precedente regime. Per i contribuenti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare, il nuovo regime Patent box si applica a partire dal periodo d’imposta 2021, mentre i contribuenti con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare (c.d. periodo d’imposta ‘a cavallo’) potranno fruire del regime a partire dal periodo d’imposta in corso al 22 ottobre 2021. Ad esempio, in caso di periodo d’imposta che termina il 31 ottobre, sarà possibile esercitare l’opzione a partire dal periodo d’imposta che va dal 1° novembre 2020 al 31 ottobre 2021.

Il periodo transitorio

La circolare fornisce alcune indicazioni sul regime transitorio. I contribuenti che vogliono passare al nuovo regime devono comunicare la rinuncia alla procedura di accordo preventivo tramite Pec o con raccomandata con ricevuta di ritorno all’Ufficio presso il quale la procedura è pendente. La rinuncia va inviata anche se il contribuente ha presentato istanza di rinnovo di un accordo preventivo già sottoscritto. La possibilità di transitare nel nuovo regime è riconosciuta nel caso in cui non sia stato ancora sottoscritto con l’Agenzia un accordo a conclusione della procedura pendente. I contribuenti possono anche permanere nel precedente regime di Patent box, a condizione che sia stata validamente esercitata un’opzione relativa ai periodi d’imposta antecedenti al 2021. In questo caso, chi intende stipulare un accordo preventivo con l’Amministrazione finanziaria può concludere una procedura già avviata sotto il precedente regime.

Regione Marche: Finanziamento a fondo perduto per la creazione di nuove imprese finalizzate a favorire l’occupazione

Descrizione Bando

Il bando attua la misura “Sostegno alla creazione di impresa nella Regione Marche”.

La finalità è quella di sostenere la creazione di nuove realtà produttive o di servizio compresi gli studi professionali, singoli o associati, e liberi professionisti con sede operativa nella regione Marche, in grado di creare nuova occupazione.

Le imprese, i liberi professionisti e gli studi professionali ammissibili a contributo devono costituirsi successivamente alla data di pubblicazione del bando e dopo la presentazione della domanda di contributo da parte di un soggetto disoccupato avente i requisiti indicati nell’avviso pubblico.

Soggetti beneficiari

I soggetti che possono presentare domanda di contributo devono essere:

✓ Disoccupati (inclusi gli inoccupati), iscritti ai CPI, con le seguenti caratteristiche:

➢ residenti nei comuni della regione Marche;

➢ avere un’età compresa tra 18 e 65 anni. Possono presentare domanda anche i soggetti, iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE), per i quali il requisito della disoccupazione e la residenza nella regione Marche va posseduto al momento della costituzione dell’impresa.

Successivamente all’invio della domanda, da parte dei soggetti aventi i requisiti indicati sopra, potranno essere ammesse a contributo le nuove imprese/i liberi professionisti/gli studi professionali in possesso dei seguenti requisiti:

✓ costituite (acquisizione della Partita Iva presso l’ufficio delle entrate) successivamente alla data di pubblicazione dell’Avviso sul BURM e dopo la presentazione della domanda di contributo;

✓ iscritte (nel caso di imprese) alla Camera di Commercio in data successiva a quella di pubblicazione sul BURM dell’avviso pubblico e dopo la presentazione della domanda di contributo;

✓ aventi almeno una sede operativa, al momento della liquidazione del contributo, in uno dei comuni della regione Marche,

✓ che soddisfino i criteri (PMI);

✓ di cui siano soci esclusivamente persone fisiche.

Nel caso di liberi professionisti e studi professionali non è prevista l’iscrizione alla CCIAA.

Tipologia di interventi ammissibili

Creazione di nuove realtà produttive o di servizio compresi gli studi professionali, singoli o associati, e liberi professionisti con sede operativa nella regione Marche, in grado di creare nuova occupazione.

Entità e forma dell’agevolazione

Le risorse complessive destinate all’intervento sono pari ad € 7.000.000,00.

Una quota della dotazione finanziaria di ciascuna finestra annuale, pari ad euro 180.000,00, sarà riservata alle nuove imprese costituite da lavoratori fuoriusciti da crisi aziendali volte al rilevamento dell’attività stessa o di parte di essa, o all’avvio di nuove realtà produttive e di servizio, nell’ambito di progetti ammessi a contributo a valere sul Fondo Assist.

Ciascuna impresa (inclusi liberi professionisti e gli studi professionali) può accedere ad un solo contributo per un importo pari ad euro 20.000,00.

Scadenza

La seconda finestra decorrerà dal 01/05/2023 fino alla scadenza del 31/07/2023 con dotazione finanziaria pari ad € 3.500.000,00.

PSR MARCHE: Contributo a fondo perduto per diversificare le attività delle imprese agricole

Soggetti beneficiari

I beneficiari della sottomisura sono le Forme Associate, costitute da almeno due soggetti dotati di personalità giuridica, uno dei quali deve essere una impresa agricola iscritta nell’Elenco Regionale degli Operatori di Agricoltura Sociale. I soggetti coinvolti possono essere: imprenditori agricoli, professionisti (animatori/educatori etc.), cooperative sociali, imprese sociali, associazioni di promozione sociale, onlus, istituzioni pubbliche, istituzioni private.

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammissibili le seguenti tipologie di intervento:

➢ studi di fattibilità e di predisposizione del progetto di cooperazione;

➢ animazione sul territorio delle attività di agricoltura sociale che la forma associata intende promuovere;

➢ costituzione, organizzazione, coordinamento e esercizio della forma associata;

➢ realizzazione e pratiche di agricoltura sociale;

➢ divulgazione dei risultati dei servizi o delle pratiche di agricoltura sociale realizzate.

Sono ammissibili:

a. Costi per studi di fattibilità del progetto e della sua relativa predisposizione.

b. Costi per l’animazione dell’area interessata al fine di rendere fattibile il progetto di cooperazione.

c. Costi di esercizio della cooperazione – compresi quelli relativi alla costituzione della forma associata (amministrativi e legali), al personale, ai viaggi e le trasferte.

d. Costi per le attività di divulgazione riconosciute ammissibili da un minimo di € 4.000,00 ad un massimo di € 6.000,00.

e. Costi per la realizzazione dei servizi e pratiche di Agricoltura Sociale che comprende spese per il personale (in riferimento alle specifiche figure professionali impiegate nelle iniziative/servizi proposti), acquisto di materiale didattico, acquisto di materiale sanitario, acquisto di materiale di consumo (per la realizzazione delle attività, per la pulizia e disinfezione dei locali etc.), le utenze, i i costi per la sottoscrizione di specifiche polizze assicurative e l’acquisto eventuale di dispositivi di protezione individuali (DPI) necessari per l’attività.

Entità e forma dell’agevolazione

Dotazione finanziaria assegnata al bando: € 500.000,00.

L’importo massimo del sostegno per la realizzazione del Progetto di Cooperazione è pari ad € 50.000,00 relativamente a tutti i costi individuati sopra.

L’aliquota di sostegno è pari al 100% delle spese ammesse.

Data attivazione

07/02/2023

Scadenza

Le domande di contributo potranno essere inviate dal 7 febbraio 2023 al 12 aprile 2023.

FONDIMPRESA. Finanziamento a fondo perduto per la formazione a sostegno dell’innovazione digitale e/o tecnologica di prodotto e/o di processo nelle imprese aderenti.

Fondimpresa finanzia piani condivisi per la formazione dei lavoratori delle aziende aderenti al Fondo che stanno realizzando un progetto o un intervento di innovazione digitale e/o tecnologica di prodotto e/o di processo.

Soggetti beneficiari

Possono presentare la domanda di finanziamento e realizzare i Piani formativi, a pena di esclusione dalla procedura, esclusivamente i seguenti soggetti: 

  • le imprese beneficiarie dell’attività di formazione oggetto del Piano per i propri dipendenti, aderenti a Fondimpresa alla data di presentazione della domanda di finanziamento e già registrate sull’«Area riservata» pf.fondimpresa.it. Possono partecipare esclusivamente le aziende che non sono state beneficiarie di Piani finanziati sull’Avviso 1/2022 del Fondo, salvo il caso in cui il finanziamento sia stato revocato o l’azienda vi abbia rinunciato;
  • gli enti già iscritti, alla data di presentazione della domanda di finanziamento, nell’Elenco dei Soggetti Proponenti qualificati da Fondimpresa ai sensi del “Regolamento istitutivo del sistema di qualificazione dei Soggetti Proponenti” (2022-2024) nel limite della classe di importo e dell’ambito territoriale di iscrizione, che deve comprendere tutte le regioni a cui appartengono le aziende beneficiarie del Piano. 

Il Piano deve in ogni caso prevedere, a pena di esclusione, la partecipazione di uno dei soggetti di seguito elencati:

  1. Dipartimenti di Università pubbliche e private riconosciute dal MIUR;
  2. Enti pubblici di ricerca vigilati dal MIUR;
  3. Centri nazionali di competenza ad alta specializzazione selezionati dal MISE;
  4. altri Organismi di ricerca in possesso dei requisiti indicati nell’Avviso.

Tipologia di interventi ammissibili

Il Piano formativo si identifica in un insieme organico di attività, direttamente connesse al progetto o intervento di innovazione digitale e/o tecnologica di prodotto e/o di processo nelle imprese beneficiarie della formazione, nel quale possono essere previste:

  • Attività preparatorie e di accompagnamento, relative all’analisi della domanda, alla diagnosi e rilevazione dei fabbisogni, alla definizione con le aziende dei modelli e delle metodologie di intervento, sia sul versante dell’innovazione digitale e/o tecnologica che delle competenze da sviluppare, nonché allo svolgimento di attività di accompagnamento e supporto alla formazione, anche in riferimento all’operatività del Comitato tecnico – scientifico del Piano.
  • Attività non formative, relative a progettazione delle attività del Piano, orientamento, valutazione e bilancio delle competenze dei lavoratori, monitoraggio e valutazione delle attività.
  • Attività di erogazione della formazione, sulla base del programma e delle modalità definite nel Piano presentato a Fondimpresa e nelle progettazioni di periodo successive al suo finanziamento.

Nel Piano sono ammesse azioni formative di livello avanzato o specialistico, mentre le azioni formative a livello di base sono consentite solo se strettamente connesse all’innovazione digitale e/o tecnologica nelle aziende beneficiarie, nel limite massimo del 20% del totale delle ore di formazione del Piano. Il numero minimo dei partecipanti ad una azione formativa è di 4 (quattro) lavoratori. Sono destinatari dei Piani formativi i lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti, per i quali viene versato all’INPS il contributo integrativo dello 0,30% sulle retribuzioni destinato a Fondimpresa, occupati in imprese aderenti che stanno realizzando un progetto o un intervento di innovazione digitale e/o tecnologica di processo o di prodotto.

Entità e forma dell’agevolazione

MACRO-AREE  Stanziamento (Euro)
A – Piani con aziende aderenti beneficiarie del NORD (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trento, Provincia di Bolzano)   6.985.000,00
B – Piani con aziende aderenti beneficiarie del CENTRO (Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise) 4.600.000,00
C – Piani con aziende aderenti beneficiarie del SUD E ISOLE (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna)  3.415.000,00 
D – Piani su base multi regionale, per soddisfare fabbisogni formativi comuni alle aziende appartenenti alla stessa categoria merceologica o a reti e filiere organizzate secondo la logica del prodotto finale. (minimo 5 aziende e 30 lavoratori)      5.000.000,00   
TOTALE 20.000.000,00

Il Piano formativo presentato a Fondimpresa, deve prevedere:

– in relazione alle Macro Aree A, B, C, un finanziamento minimo di euro 50.000,00 (cinquantamila) e un finanziamento massimo di euro 150.000,00 (centocinquantamila);

– in relazione alla Macro Area D, un finanziamento minimo di euro 100.000,00 (centomila) e un finanziamento massimo di euro 250.000,00 (duecentocinquantamila).

Data attivazione

14/02/2023

Scadenza

Le domande di finanziamento dovranno pervenire, a pena di inammissibilità a partire dalle ore 9.00 del 14 febbraio 2023 fino alle ore 13.00 del 31 dicembre 2023.

PER INFO:    lavoro@The-Partnership.it

VENETO: Imprenditoria Femminile

Descrizione Bando

Il bando intende promuovere e sostenere le piccole e medie imprese (PMI) a prevalente partecipazione femminile nei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e dei servizi nonché le attività professionali esercitate da donne, operanti in forma singola, associata o societaria, al fine di rafforzare e arricchire il tessuto imprenditoriale veneto.

Soggetti beneficiari

Sono ammesse alle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese (PMI), dei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e dei servizi e le professioniste, che rientrano in una delle seguenti tipologie:

a) imprese individuali il cui titolare è una donna residente nel Veneto da almeno due anni;

b) società di persone o società cooperative in cui la maggioranza dei soci è costituita da donne residenti nel Veneto da almeno due anni o la maggioranza delle quote di capitale è detenuta da donne residenti nel Veneto da almeno due anni;

c) società di capitali in cui la maggioranza dei componenti dell’organo di amministrazione è costituita da donne residenti nel Veneto da almeno due anni o la maggioranza delle quote di capitale è detenuta da donne residenti nel Veneto da almeno due anni;

d) consorzi costituiti per almeno il 51 per cento da imprese femminili come definite alle lettere a), b) e c).

e) professioniste iscritte agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali indicate nel bando.

I codici Ateco ammissibili sono indicati nell’avviso pubblico.

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammissibili i progetti di supporto all’avvio, insediamento e sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali e i progetti di rinnovo e ampliamento dell’attività esistente.

Sono ammissibili le spese relative a beni materiali e immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:

per le PMI (escluse le professioniste operanti in forma societaria):

a) macchinari, impianti produttivi, hardware, attrezzature;

b) arredi nuovi di fabbrica (limite massimo di euro 15.000,00);

c) negozi mobili;

d) autocarri furgonati a esclusivo uso aziendale (spesa forfettaria di euro 10.000,00);

e) opere murarie e di impiantistica (limite massimo di euro 10.000,00);

f) spese per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili;

g) software e realizzazione di sistemi e-commerce (limite massimo di euro 10.000,00;

h) spese generali (spesa forfettaria di euro 3.500,00;

i) spese per la riqualificazione e il potenziamento dei sistemi e degli apparati di sicurezza (limite massimo di euro 16.000,00);

Entità e forma dell’agevolazione

Il Bando ha una dotazione finanziaria iniziale pari a euro 2.300.000,00.

L’agevolazione, nella forma di contributo a fondo perduto, è pari al 30% della spesa rendicontata ammissibile per la realizzazione dell’intervento:

a) per le PMI:

– nel limite massimo di euro 51.000,00 (cinquantunomila/00) corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari o superiore a euro 170.000,00 (centosettantamila/00);
– nel limite minimo di euro 6.000,00 (seimila/00) corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari a euro 20.000,00 (ventimila/00).

b) per le professioniste operanti in forma singola, associata o societaria:

– nel limite massimo di euro 12.000,00 (dodicimila/00) corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari o superiore a euro 40.000,00 (quarantamila/00);
– nel limite minimo di euro 3.600,00 (tremilaseicento/00) corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari a euro 12.000,00 (dodicimila/00).

Non sono ammesse le domande di partecipazione in cui l’investimento previsto comporti spese ammissibili per un importo inferiore a euro 20.000,00 (ventimila/00) per le PMI e a euro 12.000,00 (dodicimila/00) per le professioniste, operanti in forma singola, associata o societaria.

Data attivazione

16/02/2023

Scadenza

La domanda può essere compilata e presentata a partire dalle ore 10.00 di giovedì 16 febbraio 2023, fino alle ore 12.00 di mercoledì 8 marzo 2023.

CONTATTO DIRETTO PER INFO:

ROBERTA:      e-mail marketing@the-partnership.it.        T. 800 771 625

EMANUELE:   e-mail agevolazioni@the-partnership.it.    T. 800 771 625

VENETO: Imprenditoria Femminile approvato bando da 2,3 milioni di euro

Per la prima volta sarà aperto alla partecipazione anche delle professioniste, sia lavoratrici in forma singola, che associata o societaria. A loro è riservata una dotazione di 500 mila euro

La Regione del Veneto inizia il nuovo anno guardando alle donne che fanno impresa. Un impegno che guarda ai numeri dell’imprenditoria femminile nel territorio regionale. Al 31 dicembre 2021, infatti, le imprese femminili attive in Veneto risultavano 88.672, cioè il 20,6 per cento del totale delle imprese regionali, in crescita (+0,9% rispetto al 31 dicembre 2020), con un’inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni (Dati di fonte Rapporto Statistico 2022 Regione del Veneto elaborati su dati Infocamere). Sono tre i principali settori dell’imprenditoria femminile – commercio, agricoltura e servizi di alloggio e ristorazione- e tra questi sono in aumento le attività legate al commercio (+0,5%). Crescono anche le attività di servizi alle famiglie e alla persona (+0,4%) e i servizi socio-sanitari (+0,1%). Per quanto riguarda le libere professioni, in Veneto si evidenzia che un terzo è rappresentato da donne.

Le domande di sostegno dovranno essere compilate e presentate esclusivamente per via telematica, attraverso il Sistema Informativo Unificato della Programmazione Unitaria (SIU) della Regione del Veneto. La fase di compilazione sarà attiva dalle ore 10.00 di giovedì 16 febbraio 2023 alle ore 12.00 di mercoledì 8 marzo 2023.

Per info: agevolazioni@the-partnership.it

VENETO: Finanziamento a fondo perduto per lo sviluppo di competenze nel campo della transizione digitale e verde.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda:

  • Soggetti iscritti nell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati per l’ambito della Formazione Continua, e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per il medesimo ambito.
  • Imprese private, che abbiano almeno un’unità operativa ubicata in Veneto. L’impresa può presentare esclusivamente progetti monoaziendali di Linea B per rispondere ai fabbisogni di formazione, riqualificazione e adattamento delle competenze dei propri lavoratori.

Si riportano, a titolo esemplificativo, le tipologie di spesa ammissibili:

  • Acquisto, rinnovo, adeguamento di impianti, macchinari, attrezzature, strumentali alla realizzazione del progetto 
  • Canoni di leasing dei beni di cui alla precedente tipologia 
  • Mezzi mobili strettamente necessari alla realizzazione del progetto e dimensionati alla effettiva produzione, identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni;
  • Spese tecniche per progettazione, direzione lavori, collaudo e certificazione degli impianti 
  • Acquisto di hardware e di software specialistici strumentali alla realizzazione del progetto e strumenti dedicati alla tecnologia digitale. Non sono ammissibili spese sostenute per l’acquisto di dotazioni informatiche generiche (smartphone, tablet, laptop) o di sistemi di office automation 
  • Acquisto di diritti di brevetto, di licenze, di Know-how o di conoscenze tecniche non brevettate, strumentali alla realizzazione del progetto 
  • Acquisizione di banche dati, ricerche di mercato, biblioteche tecniche strumentali alla realizzazione del progetto 
  • Spese per perizie tecniche strumentali alla realizzazione del progetto.

Entità e forma dell’agevolazione

Le risorse disponibili sono pari a Euro 10.000.000,00.

Per la linea A sono previsti 2.000.000,00 di Euro, mentre per la linea B sono stati concessi 8.000.000,00 di Euro.

I progetti relativi alla Linea A dovranno avere un valore complessivo non inferiore a Euro 200.000,00 e non superiore a Euro 220.000,00.

I progetti relativi alla Linea B dovranno avere un valore complessivo non inferiore a Euro 20.000,00 e non superiore a Euro 75.000,00.

Ciascun soggetto proponente potrà essere presentare progetti per un importo massimo non superiore a Euro 350.000,00 comprensivi degli importi affidati allo stesso in qualità di partner operativo, a prescindere dalla Linea progettuale.

In relazione ai progetti di Linea A, le spese FESR, obbligatorie, devono rappresentare tra il 30% e il 50% del contributo pubblico.

Scadenza

16/02/2023, ore 13:00. E’ stata disposta la proroga dei termini per la presentazione delle domande di finanziamento, fissandone la scadenza alle ore 13.00 del giorno 03/04/2023.