Digital Transformation….ancora per un anno!

Cos’è

Digital Transformation è finalizzato a sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese attraverso la realizzazione di progetti diretti all’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano Nazionale Impresa 4.0.

A chi si rivolge

Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI che, alla data di presentazione della domanda, risultino;

  • iscritte come attive nel Registro delle imprese;
  • operano in via prevalente o primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere e/o nel settore turistico e/o nel settore del commercio;
  • hanno conseguito, nell’esercizio cui si riferisce l’ultimo bilancio approvato e depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a euro 100.000,00;
  • dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese;
  • non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

Le PMI in possesso dei predetti requisiti possono presentare, anche congiuntamente tra loro, purché in numero comunque non superiore a dieci imprese, progetti realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, compresi il consorzio e l’accordo di partenariato in cui figuri, come soggetto promotore capofila, un DIH-digital innovation hub o un EDI-ecosistema digitale per l’innovazione, di cui al Piano nazionale Impresa 4.0.

 

Attività economiche ammesse

Le PMI, ai fini dell’accesso alle agevolazioni, devono operare in via prevalente/primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere, nonché, al fine di accrescerne la competitività e in via sperimentale per gli anni 2019-2020, nel settore turistico per le imprese impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali, anche in un’ottica di maggiore accessibilità e in favore di soggetti disabili.
Sulla base dei settori ammessi, nell’allegato n. 1 del provvedimento attuativo dell’intervento sono identificate le attività economiche ammissibili.

Cosa finanzia

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono essere diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dei soggetti proponenti mediante l’implementazione di

  1. tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0. (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics) e/o;
  2. tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate:
    1) all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori;
    2) al software;
    3) alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio;
    4) ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange-EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.
  3. A tal fine i progetti devono prevedere la realizzazione di:
    1. attività di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione, ovvero;
    2. investimenti.

I progetti di spesa devono, inoltre, essere realizzati nell’ambito di una unità produttiva dell’impresa proponente ubicata su tutto il territorio nazionale, prevedere un importo di spesa non inferiore a euro 50.000,00 e non superiore a 500.000,00; essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni e prevedere una durata non superiore a 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità da parte del Ministero di concedere, su richiesta motivata dal soggetto beneficiario, una proroga del termine di ultimazione non superiore a 6 mesi.

I progetti agevolabili nell’ambito dell’intervento Digital Transformation possono essere cofinanziati nell’ambito del PON Imprese e Competitività 2014-2020.

Le agevolazioni

Le risorse finanziarie per la concessione delle agevolazioni ammontano a euro 100.000.000,00.
Per entrambe le tipologie di progetto ammissibili a beneficio le agevolazioni sono concesse sulla base di una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili pari al 50 percento, articolata come segue:

  1. 10 percento sotto forma di contributo;
  2. 40 percento come finanziamento agevolato.

Ambito Territoriale

Abruzzo – Basilicata – Calabria – Campania – Emilia-Romagna – Friuli-Venezia Giulia – Lazio – Liguria – Lombardia – Marche – Molise – Piemonte – Puglia – Sardegna – Sicilia – Toscana – Trentino-Alto Adige/Südtirol – Umbria – Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste – Veneto

Data Chiusura Bando

31/12/2023

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Fondimpresa, avviso 6/2022: Formazione a sostegno dell’innovazione digitale e/o tecnologica di prodotto e/o di processo nelle imprese aderenti

News dal nostro partner CiSei!

Con l’Avviso n. 6/2022 “Formazione a sostegno dell’innovazione digitale e/o tecnologica di prodotto e/o di processo nelle imprese aderenti”, Fondimpresa finanzia la formazione nelle aziende che stanno realizzando un progetto o un intervento di innovazione digitale e/o tecnologica di prodotto e/o di processo.
La dotazione finanziaria è di 20.000.000 €. Sono compresi tutti i processi di definizione e implementazione di innovazioni tecnologiche di prodotto e di processo nell’impresa (inclusi cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature o nel software) per tutte le aziende che abbiano già effettuato almeno un investimento il tali direzioni.

DESTINATARI

I lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti presso aziende che non siano state beneficiarie dell’avviso 1/2022. Sono compresi tra i destinatari anche i lavoratori posti in cassa integrazione guadagni o con contratti di solidarietà, a condizione che vi sia una finalità di reinserimento, specificata nell’accordo di condivisione.

Possono presentare la domanda di finanziamento esclusivamente i seguenti soggetti:

  1. le imprese, PMI, beneficiarie dell’attività di formazione:
    1. che individueranno almeno 15 dipendenti allievi del percorso formativo
    2. per un progetto formativo del valore di massimo 50.000€.
  2. gli enti iscritti, come noi di 541 Consulting srl nell’Elenco dei Soggetti Proponenti qualificati da Fondimpresa per supportare le aziende clienti in piani formativi
    • a livello aziendale, interaziendale, territoriale o settoriale
    • con destinatarie sia PMI sia GI (grandi imprese).

In questo secondo caso ogni azienda potrà indicare un numero minore di allievi, anche solo 4.

Il Piano deve in ogni caso prevedere

  • minimo 8 e massimo 100 ore di formazione per ciascun allievo
  • erogazione della formazione nell’arco di massimo 12 mesi

Fondimpresa intende dare priorità alla partecipazione alla formazione del Piano, in misura superiore al 10% del totale delle imprese iscritte al Fondo beneficiarie del Piano, di aziende aderenti che, a partire dal 1° gennaio 2007 e fino alla data di invio della dichiarazione di partecipazione al Piano, non hanno mai partecipato con propri dipendenti ad azioni formative concluse finanziate dagli Avvisi del Conto di Sistema di Fondimpresa (ossia, non hanno alcun dipendente associato come partecipante ad azioni formative valide chiuse) aventi come tematica l’Innovazione (Avvisi 3/11, 3/15, 2/16, 5/17, 4/18, 1/19, 1/2021 e 1/2022))

TEMPISTICHE

Le domande di finanziamento dovranno pervenire, a pena di inammissibilità a partire dalle ore 9.00 del 14 febbraio 2023 fino alle ore 13.00 del 31 dicembre 2023.

La concessione dei finanziamenti è subordinata alla interrogazione del Registro nazionale degli aiuti di Stato ed alla registrazione del finanziamento, alle condizioni e con le modalità previste dall’art. 52 della L. 24 dicembre 2012, n. 234 e s.m.i. e dalle disposizioni attuative.

Vi invitiamo a contattarci per approfondire i dettagli

Bando ISMEA Investe. Anno 2022. Finanziamenti per sostenere i progetti di sviluppo delle società di capitali del settore agricolo e agroalimentare.

Descrizione Bando

Il bando intende incentivare e sostenere finanziariamente sul territorio nazionale progetti di investimento, sviluppo o consolidamento da parte delle imprese del settore agricolo e agroalimentare, attraverso:

A. interventi finanziari a condizioni agevolate mediante la concessione di mutui a tasso di interesse agevolato e con durata fino a 15 anni, di cui fino a 5 di preammortamento (FAG);

B. interventi finanziari a condizioni di mercato mediante interventi di equity, quasi equity, prestiti obbligazionari o strumenti finanziari partecipativi (FCM).

Soggetti beneficiari

La partecipazione al Bando è riservata a:

– società di capitali, anche in forma cooperativa, che operano nella produzione agricola primaria, nella trasformazione di prodotti agricoli e nella commercializzazione di prodotti agricoli;

– società di capitali, anche in forma cooperativa, che operano nella produzione di beni prodotti nell’ambito delle relative attività agricole;

– società di capitali partecipate almeno al 51 per cento da imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi o da organizzazioni di produttori, ovvero le cooperative i cui soci siano in maggioranza imprenditori agricoli, che operano nella distribuzione e nella logistica, anche su piattaforma informatica, dei prodotti agricoli.

Tipologia di interventi ammissibili

Il bando finanzia progetti di sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e alimentari, nonché nella distribuzione e nella logistica.

Entità e forma dell’agevolazione

Gli interventi finanziari a condizioni agevolate sono effettuati nella forma di finanziamento a tasso di interesse agevolato (finanziamento agevolato).

Il tasso di interesse al quale viene concesso il finanziamento agevolato, è pari al 30% del tasso di interesse costituito da un tasso-base e da un margine.

Il finanziamento agevolato ha durata massima di quindici anni, di cui:

– non più di 5 anni di preammortamento

– non più di 10 anni di ammortamento, con rate semestrali posticipate a quota capitale costante.

Sono ammessi al finanziamento agevolato i progetti con un ammontare di spese ammissibili compreso tra 2 milioni e 20 milioni di euro.

CONTRIBUTI PER HoReCa, EVENTI, BAR E PISCINE

Contributi a sostegno dei settori del “wedding”, dell’intrattenimento e dell’organizzazione di cerimonie, dell’HORECA, dei bar e delle piscine

Cos’è

La misura è volta a mitigare gli effetti della crisi economica derivante dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, che ha duramente colpito le imprese operanti nei settori del wedding, dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie e del settore dell’Hotellerie-Restaurant-Catering (HO.RE.CA), attraverso l’erogazione di un contributo a fondo perduto.

I criteri e le modalità per l’erogazione dei contributi alle imprese, in attuazione dell’articolo 1-ter del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106 (c.d. decreto Sostegni Bis), sono stati definiti con decreto interministeriale 30 dicembre 2021, modificato dal decreto interministeriale 19 agosto 2022.

Le risorse finanziarie disponibili sono pari a euro 70 milioni per l’anno 2021, di cui:

  • una quota pari a euro 40 milioni è destinata al settore del “wedding”
  • una quota pari a euro 10 milioni è destinata al settore, diverso dal “wedding”, dell’intrattenimento e dell’organizzazione di feste e cerimonie
  • una quota pari a euro 10 milioni è destinata alle imprese operanti nel settore dell’HO.RE.CA
  • un ulteriore quota pari a 10 milioni è destinata, come contributo aggiuntivo, alle sole imprese operanti nel settore della ristorazione che hanno già presentato domanda nell’ambito dello sportello telematico aperto dall’Agenzia delle entrate dal 9 al 23 giugno, come previsto dal decreto interministeriale 29 aprile 2022.

Per l’anno 2022 le risorse finanziarie disponibili sono pari a 40 milioni e sono destinate, ai sensi del decreto interministeriale 19 agosto 2022, a favore delle imprese operanti in ulteriori settori “in difficoltà”, individuati in specifici codici della classificazione delle attività economiche ATECO 2007:

  • 56.10 – Ristoranti e attività di ristorazione mobile;
  • 56.21 – Fornitura di pasti preparati (catering per eventi);
  • 56.30 – Bar e altri esercizi simili senza cucina;
  • 93.11.2 – Gestione di piscine;
  • 96.09.05 – Organizzazione di feste e cerimonie.

A chi si rivolge

Le agevolazioni sono concesse alle imprese operanti nei settori del “wedding”, dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie, del settore dell’HO.RE.CA. e di altri settori in difficoltà.

Per l’accesso al contributo 2022 è necessario che le imprese abbiano subito nel 2021 una riduzione dei ricavi non inferiore al 40% rispetto ai ricavi del 2019. Per le imprese costituite nel 2020, in luogo dei ricavi, la riduzione deve far riferimento all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dei mesi del 2020 successivi a quello di apertura della partita IVA rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2021.

Le agevolazioni sono concesse alle imprese che alla data di presentazione della domanda devono:

  • risultare regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel registro delle imprese
  • operare nei già citati settori svolgendo, quale attività prevalente, una delle attività individuate nell’Allegato 1 al decreto interministeriale 30 dicembre 2021, secondo quanto specificato nel medesimo decreto
  • avere sede legale o operativa ubicata sul territorio nazionale
  • non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le micro e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento

Sono in ogni caso escluse dalle agevolazioni le imprese destinatarie di sanzioni interdittive e/o che si trovino in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche o comunque a ciò ostative.

Le agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto, ai sensi e nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Sezione 3.1 del Quadro Temporaneo degli aiuti COVID-19 ovvero, successivamente al periodo di vigenza dello stesso, ai sensi e nel rispetto del regolamento de minimis.

Per il contributo 2021 le risorse sono ripartite tra le imprese in possesso dei requisiti secondo le seguenti modalità:

  1. il 70% di ciascuna assegnazione è ugualmente ripartito tra tutte le imprese istanti ammissibili
  2. il 20% per cento di ciascuna assegnazione è ripartito, in via aggiuntiva rispetto all’assegnazione di cui alla lettera a), tra tutte le imprese istanti ammissibili che presentano un ammontare dei ricavi superiore a euro 100.000,00
  3. il restante 10% di ciascuna assegnazione è ripartito, in via aggiuntiva rispetto alle assegnazioni di cui alle lettere a) e b), tra tutte le imprese istanti ammissibili che presentano un ammontare dei ricavi superiore a euro 300.000,00.

Per il contributo 2022 le risorse sono ripartite tra le imprese in possesso dei requisiti secondo le seguenti modalità:

  1. il 70% di ciascuna assegnazione è ugualmente ripartito tra tutte le imprese istanti ammissibili
  2. il 20% per cento di ciascuna assegnazione è ripartito, in via aggiuntiva rispetto all’assegnazione di cui alla lettera a), tra tutte le imprese istanti ammissibili che presentano un ammontare dei ricavi superiore a euro 400.000,00
  3. il restante 10% di ciascuna assegnazione è ripartito, in via aggiuntiva rispetto alle assegnazioni di cui alle lettere a) e b), tra tutte le imprese istanti ammissibili che presentano un ammontare dei ricavi superiore a 1 milione di euro.

 

Termini e modalità di presentazione delle istanze

Le istanze di accesso al contributo devono essere presentate esclusivamente per via telematica all’Agenzia delle entrate competente per l’erogazione del beneficio che viene corrisposto mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale indicato dal richiedente nell’istanza.

I termini e le modalità di presentazione della domanda sono stati individuati con il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate 8 giugno 2022, che ha definito anche la relativa modulistica di accesso al contributo per l’annualità 2021.

Per la dotazione 2022 la trasmissione dell’istanza è prevista dal 22 novembre al 6 dicembre 2022, come stabilito dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate.

Ogni impresa interessata può presentare una sola istanza di accesso al contributo.

 

INVESTIMENTI SOSTENIBILI 4.0 MISE

Investimenti sostenibili 4.0 è un regime di aiuto per il sostegno, nell’intero territorio nazionale, di nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili. L’obiettivo è favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, al fine di superare la contrazione indotta dall’emergenza Covid e di orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 6 del decreto 10 febbraio 2022, relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino:

  1. macchinari, impianti e attrezzature
  2. opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili
  3. programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a)
  4. acquisizione di certificazioni ambientali

Per i progetti di investimento volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, sono, inoltre, ammissibili le spese aventi ad oggetto servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica di cui al decreto legislativo 4 luglio 2014 n. 102, nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa ai sensi della normativa di riferimento.

Le agevolazioni sono concesse, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla sezione 3.13 del Temporary framework, nella forma del contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili determinata in funzione del territorio di realizzazione dell’investimento e della dimensione delle imprese beneficiarie. In particolare:

  • per i programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, il contributo massimo è pari al 35% per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione

INAIL – ARTES 4.0. Finanziamento a fondo perduto per la realizzazione di interventi di innovazione tecnologica – BIT

Bando per l’innovazione tecnologica delle imprese

Soggetti beneficiari

Il bando BIT si rivolge a start up, micro piccole, medie e grandi imprese, con stabile organizzazione in Italia, che non abbiano impedimenti di alcun genere a contrarre con la Pubblica Amministrazione. Ciascuna impresa partecipante può presentare una sola proposta progettuale in forma singola o in qualità di capofila di partenariati costituiti da più imprese.

Tipologia di interventi ammissibili

Finalità del bando è incentivare progetti di innovazione, ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla riduzione del fenomeno infortunistico/tecnopatico o che abbiano una riconoscibile capacità di produrre ricadute positive ai fini della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori tramite l’utilizzo delle tecnologie Impresa 4.0.

I progetti ammissibili al finanziamento devono essere integralmente compresi in una delle seguenti categorie di aiuti:

  • Aiuti ai progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  • Aiuti all’innovazione a favore delle PMI;
  • Aiuti per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione.

I progetti ammissibili al finanziamento dovranno preferibilmente essere coerenti con almeno una delle seguenti aree tematiche.

a. Robotica e macchine collaborative

b. Intelligenza Artificiale

c. Sistemi di controllo model-based per sistemi multivariabili

d. Tecnologie per l’ottimizzazione real-time di processo

e. Applicazioni e tecnologie per archiviazione ed elaborazione di dati

f.  Infrastrutture software di base

g. Tecnologie per la cyber-security

h. Realtà aumentata e virtuale e sistemi di telepresenza multisensoriale

i. Tecnologie robotiche e di realtà aumentata e di sistemi di sensori per la manutenzione predittiva e training

j. Sensori realizzabili con diverse tecnologie

k. Sviluppo e caratterizzazione materiali avanzati

l. Digitalizzazione e robotizzazione di processi

m. Tecnologie, reti e sistemi e comunicazione, wireless e wired.

Entità e forma dell’agevolazione

La dotazione finanziaria messa a disposizione per il bando BIT è di 2 mln di euro.
Il bando prevede la concessione di agevolazioni sotto forma di contributi alle imprese beneficiarie nella misura del 50 per cento delle spese sostenute, per un importo minimo non inferiore a euro 100.000 e per un importo massimo non superiore a euro 140.000 per ciascun progetto.

I progetti devono prevedere il coinvolgimento diretto del CC ARTES 4.0 e il ricorso alle competenze e alle strumentazioni
del CC nella misura non inferiore al 20% delle spese ammissibili a copertura dei servizi forniti.

Scadenza

Le domande di contributo possono essere inviate fino al 16 gennaio 2023.

I Professionisti della Rete sono a tua completa disposizione sin da ora per dare tutte le informazioni necessarie ad istruire la pratica. 

Compila il modulo sottostante per la richiesta di informazioni

OBBLIGO DI MANTENIMENTO DEI REQUISITI 4.0 AL FINE DI BENEFICIARE DEI CONTRIBUTI PREVISTI DA TRANSIZIONE 4.0

l’Agenzia delle Entrate ha sancito con la Circolare 9/E del 23 Luglio 2021 (leggasi l’estratto riportato nella figura alla fine del testo), l’obbligo di MANTENIMENTO – ai fini dei successivi controlli e per tutto il periodo di fruizione dei benefici (minimo 3 anni) delle caratteristiche e dei requisiti richiesti. Il beneficiario è pertanto vincolato a documentare periodicamente tale mantenimento anche attraverso adeguata e sistematica Reportistica.

Di fatto l’Agenzia delle Entrate censisce tutti i Fruitori – nessuno escluso – dei Contributi 4.0, e provvederà periodicamente – con riferimento a tutti gli anni di cui si godrà del beneficio, a inviare loro a mezzo posta certificata, specifica richiesta di documentazione. nell’andare a verificare il rispetto di quanto normativamente richiesto. In tal senso, Di fatto l’Agenzia delle Entrate ha stabilito l’attivazione di controlli (già iniziati) su una larga fetta (valutabile in almeno il 40%) dei fruitori dell’agevolazione in analisi. Il punto che sembra essere il più spinoso è rappresentato dai contenuti della Reportistica da predisporre.

E’ opportuno difatti analizzare e allegare specifici Report periodici in cui i dati trasmessi dal sistema di interconnessione siano necessariamente analizzati, rielaborati e riclassificati verificandone la congruità ed estrapolando i dati  conformandoli agli standard richiesti. 

Studio Sinthesi in relazione alle verifiche e quindi all’accertamento della sussistenza dei parametri al fine di mantenere in essere la validità del contributo 4.0, ha perfezionato un programma di verifica check-up dei parametri che prevede di sviluppare adeguata e sistematica Reportistica annuale ai fini dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, degli Enti ovvero degli Organi competenti. Il mantenimento dei parametri sarà ovviamente certificato dai nostri ingegneri al fine di garantire la maggior tutela del Cliente. 

Per info specifiche in merito al programma di Check-up Interconnessione 4.0, contattateci compilando il modulo di richiesta informazioni.

Fondo Nuove Competenze, rifinanziato per il 2022 con un miliardo di euro, presentazione piani formativi dal 13/12/2022

  • Dopo un lungo periodo di attesa è stato registrato alla Corte dei Conti il Decreto del Ministro del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze concernente il rifinanziamento del Fondo Nuove Competenze (FNC), seguito dalla pubblicazione dell’avviso pubblico contenente le modalità operative di accesso al FNC.
  • Dotazione
  • Il FNC avrà una dotazione totale di 1.000.000.000€ a valere sull’iniziativa REACT-EU
  • Destinatari
  • Possono presentare istanza di ammissione ai contributi previsti dal FNC tutti i datori di lavoro privati, incluse le società a partecipazione pubblica in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali (DURC)
  • Obiettivi
  • La finalità del FNC è di fornire sostegno alle transizioni digitali ed ecologiche offrendo ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze per adattarsi alle nuove condizioni del mercato di lavoro, sostenendo quindi le imprese nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi. In tale prospettiva il FNC rientra nei Programmi guida del Piano Nazione Nuove Competenze nato con il PNRR. Il sostegno alle transizioni digitali ed ecologiche sarà in funzione di uno dei seguenti processi:
  • innovazioni nella produzione e commercializzazione di beni e servizi che richiedono un aggiornamento delle competenze digitali;
    • innovazioni aziendali volte all’efficientamento energetico e all’uso di fonti sostenibili;
    • innovazioni aziendali volte alla promozione dell’economia circolare, alla riduzione di sprechi e al corretto trattamento di scarti e rifiuti, incluso trattamento acque;
    • innovazioni volte alla produzione e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale;
    • innovazioni volte alla produzione e commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura, silvicultura e pesca, incluse le attività di ricettività agrituristica;
    • promozione della sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale.
  • Tematiche formative e accrescimento delle competenze
  • il progetto formativo sarà indirizzato all’accrescimento delle competenze nell’ambito della:
  • transizione digitale: dalle competenze digitali di base (ad es. alfabetizzazione, condivisione dei dati, ecc) fino a quelle più specialistiche (ad es. sviluppo di applicazioni, marketing digitale, sicurezza dell’Informazione, gestione qualità ICT)
  • transizione ecologica: ad es. sviluppare politiche energetiche di di promozione dell’energia sostenibile, fornire consulenza sul consumo di energia sostenibile, sviluppare sistemi di risparmio energetico e analizzare i consumi, svolgere un audit energetico, installare un impianto fotovoltaico
  • Cosa finanzia
  • Il FNC non finanzia la docenza ma il costo dei lavoratori in formazione, secondo le seguenti modalità:
  • a) la retribuzione oraria, al netto degli oneri di cui alla successiva lettera b) a carico del lavoratore, è finanziata dal Fondo per un ammontare pari al 60% del totale. La retribuzione oraria è calcolata a partire dalla retribuzione teorica mensile comunicata dal datore di lavoro all’INPS riferita al mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo, moltiplicata per 12 mensilità e suddivisa per 1.720 ore considerate un tempo lavorativo annuo standard;
  • b) gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione sono rimborsati per l’intero 100%, inclusivi della quota a carico del lavoratore, al netto degli eventuali sgravi contributivi fruiti nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al FNC. Gli oneri sono calcolati come quota oraria contributiva ottenuta applicando l’aliquota contributiva alla retribuzione oraria di cui alla lettera a);
  • c) la quota di retribuzione finanziata dal Fondo di cui alla lettera a) è pari al 100% in caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi, una riduzione dell’orario normale di lavoro,  a parità di retribuzione complessiva, anche di natura sperimentale che operi per almeno un triennio in favore di tutti i lavoratori dell’azienda
  • Il contributo massimo per azienda è fissato in 10.000.000€
  • Highlights e principali novità rispetto al precedente avviso FNC
  • ANPAL, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro sarà responsabile della gestione della misura e pubblicherà l’avviso che consentirà alle aziende di candidare i loro progetti, ma quest’anno l’attività di formazione sarà, di norma, finanziata dai Fondi paritetici interprofessionali (es. Fondimpresa) secondo la disciplina da essi prevista, anche in merito alle verifiche previste in capo ai medesimi
  • Il numero di ore/allievo è fissato tra minimo 40 e massimo 200
  • L’impresa che presenta istanza di accesso al Fondo non può essere soggetto erogatore della formazione; non potrà quindi utilizzare come docente i dipendenti senior, particolarmente skillati, ma dovrà affidare la docenza a fornitori esterni, come noi di 541 Consulting.
  • L’anticipo versato dall’INPS, previa presentazione di una fidejussione bancaria o polizza fideiussoria assicurativa della durata di 24 mesi, è fissato nel 40% del valore totale del contributo richiesto
  • Gli accordi sindacali di rimodulazione dell’orario di lavoro dovranno essere firmati entro il 31/12/2022

Tempistiche e modalità di presentazione e di gestione

  • L’istanza potrà essere presentata dal legale rappresentante o suo delegato tramite accesso con SPID, CIE, CNS a partire dalle ore 11.00 del giorno 13/12/2022 e fino al 28/02/2023 salvo esaurimento delle risorse. L’ammissione a contributo avverrà secondo il criterio cronologico di presentazione.
  • L’erogazione delle attività formative e la relativa rendicontazione dovrà avvenire nell’arco di 150 giorni, a partire dalla data di comunicazione di approvazione del piano formativo

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BENI STRUMENTALI: La corsa verso le scadenze di fine anno

I contribuenti che effettuano investimenti in beni strumentali, tanto materiali quanto immateriali, ottengono un credito d’imposta proporzionale all’investimento effettuato; tale beneficio è più consistente per i beni a maggior impatto tecnologico (i cosiddetti beni 4.0), mentre risulta ridotto per i beni ordinari.
Le misure del vantaggio sono variabili anche nel tempo e, salvo proroghe o potenziamenti che potranno essere introdotti dal governo, le misure si ridurranno significativamente alla fine del 2022.
Vista la riduzione delle misure del credito d’imposta, le imprese che intendono effettuare acquisti agevolati hanno la convenienza ad accelerare tali valutazioni in prospettiva della chiusura dell’anno, per procedere all’acquisto del bene o quantomeno alla prenotazione, ossia l’ordine con pagamento dell’acconto pari al 20% (soluzione quest’ultima che consente di “bloccare” il beneficio sulla base delle regole attuali). Occorrerà ovviamente tenere monitorare le decisioni del Governo in merito a possibili potenziamenti del bonus.

Beni immateriali 4.0

Il credito d’imposta per i beni compresi nell’allegato B annesso alla L. 232/2016 (i cosiddetti immateriali 4.0, ossia software e sistemi per l’automazione aziendale), effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022 (ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione), è pari al 50% della spesa.
Il credito d’imposta spetterà anche per gli investimenti realizzati sino al 31 dicembre 2025 (ovvero consegna fino al 30 giugno 2026 con prenotazione al 31 dicembre 2025), ma la misura dell’agevolazione sarà minore.

Beni materiali 4.0

Per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2022 ovvero entro il 30 giugno 2023
in caso di prenotazione, spetta un credito d’imposta con le seguenti aliquote e massimali:
• 40% del costo di acquisizione del bene, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
• 20% del costo di acquisizione del bene, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino
a 10 milioni di euro;
• 10% del costo di acquisizione del bene, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino
al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
Gli investimenti effettuati nel triennio di proroga 2023/2025 ovvero entro il 30 giugno 2026 in caso di
prenotazione presentano misure inferiori, pari al 20%-10%-5% in relazione alle richiamate fasce di spesa.
Per gli investimenti inclusi nel PNRR diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica il tetto
sarà pari ad 50 milioni di euro, con credito pari al 5%.

Bonus / Credito d’imposta a favore di imprese con contatori pari o superiori a 4,5 kw – Aggiornamento ottobre 2022

Agenzia delle entrate. Bonus imprese prodotti energetici.

Descrizione Bando

Il legislatore ha emanato nel corso del 2022 numerose disposizioni normative che riconoscono alle imprese, a determinate condizioni, un credito d’imposta pari a una quota delle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica, gas e carburanti, in misura variabile in base al periodo di riferimento. In particolare:

  • alle imprese a forte consumo di energia elettrica (c.d. imprese energivore), è riconosciuto un credito d’imposta dal 20% al 40% delle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica, per i primi tre trimestri e per il periodo ottobre/novembre del 2022;
  • alle imprese a forte consumo di gas naturale (c.d. imprese gasivore), è riconosciuto un credito d’imposta dal 10% al 40% delle spese sostenute per l’acquisto di gas naturale, per i primi tre trimestri e per il periodo ottobre/novembre del 2022;
  • alle imprese diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica, è riconosciuto un credito d’imposta dal 15% al 30% delle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica, per il secondo e terzo trimestre e per il periodo ottobre/novembre del 2022;
  • alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale, è riconosciuto un credito d’imposta dal 25% al 40% delle spese sostenute per l’acquisto di gas naturale, per il secondo e terzo trimestre e per il periodo ottobre/novembre del 2022;
  • alle imprese che operano nei settori dell’agricoltura e della pesca, è riconosciuto un credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute per l’acquisto di carburante in ciascun trimestre del 2022 (per il secondo trimestre 2022, solo per il settore della pesca).

Tipologia di interventi ammissibili

Sono previste diverse tipologie di crediti di imposta:

Credito di imposta per imprese energivore previsto per il terzo trimestre 2022.

Il credito di imposta è pari al 25% della spesa sostenuta per l’acquisto/produzione della componente energia utilizzata/autoconsumata.

Per poter accedere all’agevolazione è necessario che i costi per Kwh della componente energia elettrica, calcolati sulla base della media del secondo trimestre 2022 ed al netto delle imposte e degli eventuali sussidi abbiano subito un incremento del costo per Kwh superiore al 30% relativo al medesimo periodo dell’anno 2019.

Credito di imposta per imprese non energivore previsto per il terzo semestre 2022:

Il credito di imposta è pari al 15% della spesa sostenuta per l’acquisto/produzione della componente energia utilizzata/autoconsumata.

Le imprese possono beneficiare del contributo a condizione che il prezzo di acquisto della componente energia calcolato sulla base della media riferita al secondo trimestre 2022, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costro per KWH superiore al 30% del corrispondente presso medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.

Quanto al calcolo del costo medio per KhW della componente energia elettrica, previsto per il terzo semestre, si tiene conto esclusivamente delle spese per l’acquisto della componente elettrica/del gas al netto di imposte ed eventuali sussidi, con esclusione dei costi accessori (spese di trasporto, spese finanziarie, di stoccaggio, ecc.) nel periodo dal 1°luglio al 30 settembre.

 Aggiornamento ottobre 2022 Credito di imposta per le imprese a forte consumo di energia elettrica prevista per il bimestre Ottobre e Novembre 2022 Il prezzo della componente energetica acquistata nel terzo trimestre 2022 è in media aumentato più del 30% per KWH rispetto allo stesso periodo del 2019. Il credito è del 40% per la spesa pari sostentuta per l’acquisto della componente energetica utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022. 

Credito di imposta per le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 KW per il bimestre Ottobre e Novembre 2022:

Il prezzo della componente energetica acquistata nel terzo trimestre 2022 è in media aumentato più del 30% per KWH rispetto allo stesso periodo del 2019. Il credito è del 30% per la spesa pari sostentuta per l’acquisto della componente energetica utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022.  Credito di imposta per le imprese a forte consumo di gas naturale previsto per il bimestre Ottobre e Novembre 2022: Il prezzo del gas naturale nel terzo trimestre 2022 ha subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019. Il credito Il credito è del 40% per la spesa pari sostentuta per l’acquisto del gas consumato nei mesi di ottobre e novembre 2022. Credito di imposta per le imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale previsto per il bimestre Ottobre e Novembre 2022: Il prezzo del gas naturale nel terzo trimestre 2022 ha subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019. Il credito Il credito è del 40% per la spesa pari sostentuta per l’acquisto del gas consumato nei mesi di ottobre e novembre 2022. Nel caso di imprese non ancora costituite dalla data del 1° ottobre 2019, il parametro di riferimento normativamente previsto va calcolato in base alle componenti indicate nel decreto.

In sintesi la circolare prevede:

  • Credito di imposta pari al 20%, a sostegno delle imprese energivore, per le spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo semestre del 2022
  • Credito di imposta rideterminato nella misura pari al 25%, a sostegno delle imprese energivore, per le spese sostenute per l’acquisto/produzione della componente energia utilizzata/autoconsumata nle secondo trimestre 2022
  • Credito di imposta per imprese non energivore previsto per il secondo semestre 2022. Le imprese possono beneficiare del contributo a condizione che il prezzo di acquisto della componente energia calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2022, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costo per KWH superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.

 Aggiornamento ottobre 2022  

  • Credito di imposta per le imprese a forte consumo di energia elettrica prevista per il bimestre Ottobre e Novembre 2022 pari al 40%;
  • Credito di imposta per le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 KW per il bimestre Ottobre e Novembre 2022 pari al 30%.
  • Credito di imposta per le imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale previsto per il bimestre Ottobre e Novembre 2022 pari al 40%;
  • Credito di imposta per le imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale previsto per il bimestre Ottobre e Novembre 2022 pari al 40%.

Cessione del credito

In alternativa all’utilizzo in compensazione tramite modello F24, i crediti d’imposta relativi ai primi tre trimestri del 2022 possono essere ceduti, per l’intero importo secondo le modalità e i termini definiti con provvedimenti del direttore dell’Agenzia delle entrate. A tal fine, è necessario inviare telematicamente all’Agenzia delle entrate la comunicazione della cessione del credito; coloro che hanno acquistato il credito (cessionari) possono utilizzarlo in compensazione tramite modello F24, oppure cederlo ulteriormente per l’intero importo. Le cessioni dei crediti devono essere comunicate all’Agenzia entro il 21 dicembre 2022 (entro il 22 marzo 2023, per i crediti di cui ai codici 6968, 6969, 6970 e 6971). I cessionari devono utilizzare i crediti in compensazione entro il 31 dicembre 2022 (entro il 31 marzo 2023, per i crediti di cui ai codici 6968, 6969, 6970, 6971). Anche i crediti di cui ai codici 6983, 6984, 6985 e 6986 (relativi al periodo ottobre-novembre 2022), in alternativa all’utilizzo in compensazione tramite F24, possono essere ceduti e vanno fruiti dai cessionari entro il 31 marzo 2023. Le relative modalità attuative saranno definite con Provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate. Sono stati istituiti appositi codici tributo per consentire ai cessionari di utilizzare i crediti in compensazione tramite modello F24.

Scadenza

31 marzo 2023