Finanziamenti Agevolati a valere sulle risorse del PNRR

Grazie alle risorse dell’Unione Europea – NextGenerationEU – a valere sul Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR), supportiamo le PMI nei processi di internazionalizzazione e di transizione digitale ed ecologica. 

Puoi richiedere un finanziamento a Tasso Agevolato con una quota a Fondo Perduto fino al 25%, nel limite di agevolazioni pubbliche complessive concesse in regime di Temporary Framework1 (subordinatamente alla preventiva autorizzazione da parte della Commissione europea), e senza necessità di presentare garanzie2.

Inoltre, se sei una PMI con sede operativa, da almeno 6 mesi, in una regione del Sud Italia3 puoi richiedere una quota di co-finanziamento a fondo perduto più elevata, fino a un massimo del 40%, nel limite di agevolazioni pubbliche complessive concesse in regime di Temporary Framework. Alle PMI del Sud Italia è inoltre riservato il 40% della dotazione complessiva del Fondo 394 (Riserva Sud), ossia 480 milioni di euro.

Le finalità del Piano di Ripresa e Resilienza

  1. Come si legge nel documento, le missioni del Piano sono: 
  • digitalizzazione,
  • innovazione, 
  • competitività e cultura; 
  • rivoluzione verde e transizione ecologica; 
  • infrastrutture per una mobilità sostenibile; 
  • istruzione e ricerca; 
  • inclusione e coesione; 
  • salute

Il provvedimento, pubblicato il 24 settembre in Gazzetta ufficiale, innesca il processo di attuazione finanziaria del Recovery Plan e ripartisce i 191,5 miliardi del PNRR in 256 capitoli di spesa totali tra investimenti e subinvestimenti ripartiti tra 23 amministrazioni centrali e in 526 obiettivi da centrare, da oggi al 30 giugno 2026.

Nello specifico le risorse saranno impiegate per:

  • nuovi progetti (124,5 miliardi);
  • progetti in essere (51,4 miliardi);
  • progetti finanziati dal fondo sviluppo e coesione (15,6 miliardi).

Analizzando gli aspetti tecnici  del “PNRR”  emerge che la maggior parte delle risorse stanziate dallo strumento saranno assorbite dal ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili (Mims), con 39,7 miliardi complessivi, seguito da vicino da quello della Transizione ecologica con 34,7 miliardi. 18 miliardi sono stati assegnati al ministro dello Sviluppo, mentre a quello dell’Innovazione tecnologica spetteranno 12,8 miliardi. Ingenti anche gli investimenti a disposizione del ministero della Salute, che avrà a disposizione 15,6 miliardi e all’Istruzione con 17,6 miliardi, a cui si aggiungono i quasi 12 miliardi per l’Università e ricerca. Al Mef invece sono destinati solo 340 milioni.