Circolare Gennaio 2021

Imprenditoria Femminile “Regione Veneto”

Il Bando ha una dotazione finanziaria iniziale pari a euro 1.480.000,00. È possibile l’assegnazione di risorse aggiuntive in caso di ulteriore futura disponibilità finanziaria. BENEFICIARISono ammesse alle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese (PMI), dei settori:

  • artigianato
  • industria
  • commercio
  • servizi

con codice ATECO primario e/o secondario presenti in Allegato B al bando (link all’allegato) e che rientrano in una delle seguenti tipologie:Imprese individuali di cui sono titolari donne residenti nel Veneto da almeno due anni;
Società anche di tipo cooperativo i cui soci e organi di amministrazione sono costituiti per almeno 2/3 da donne residenti nel Veneto da almeno due anni e nelle quali il capitale sociale è per almeno il 51% di proprietà di donne. SPESE AMMISSIBILISono ammissibili le spese relative all’acquisto, o all’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di beni materiali e immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:

  • – macchinari, impianti produttivi,
  • hardware, attrezzature nuovi di fabbrica;
  • arredi nuovi di fabbrica;
    negozi mobili;
  • mezzi di trasporto ad uso interno o esterno, a esclusivo uso aziendale, con l’esclusione delle autovetture;
  • opere edili/murarie e di impiantistica;
  • software – anche in cloud – che automatizzano il processo di raccolta delle informazioni dei clienti, attuali o potenziali, e la comunicazione con gli stessi (ivi compresi i sistemi c.d. BIG DATA), sistemi di gestione newsletter o i sistemi VoIP;
  • realizzazione di sistemi di e-commerce;
    campagne promozionali anche sui social network;
  • brevetti, licenze, know-how o conoscenze tecniche non brevettate, banche dati, ricerche di mercato, biblioteche tecniche.

 AGEVOLAZIONEL’agevolazione è nella forma di CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO DEL 40% della spesa rendicontata ammissibile per la realizzazione dell’intervento:Importo minimo ammissibile € 20.000 con un CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO DI € 8.000.
Importo massimo ammissibile € 130.000 con un CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO DI € 52.000.La procedura per la richiesta di accreditamento apre alle ore 09.00 del giorno 1° febbraio 2021 e fino alle ore 12.00 del giorno 24 febbraio 2021.La fase di compilazione della domanda è attiva dalle ore 10.00 di martedì 9 febbraio 2021 alle ore 12.00 di mercoledì 24 febbraio 2021.La fase di presentazione della domanda è attiva dalle ore 10.00 di martedì 2 marzo 2021 fino alle ore 17.00 di giovedì 4 marzo 2021.

Legge di Bilancio 2021: “Fondo Impresa Donne”

Si tratta di un fondo istituito per promuovere e sostenere l’avvio o il rafforzamento dell’imprenditoria femminile. Le risorse sono quindi destinate alle donne che iniziano un’attività di impresa o che ne hanno già una. Ciò tramite:Contributi a fondo perduto per le donne che avviano un’attività. Con particolare riguardo alle libere professioniste e alle imprese individuali, specie se avviate da disoccupate di ogni età.
Incentivi per il rafforzamento di imprese femminile già costituite da 36 o più mesi. Ciò tramite un contributo a fondo perduto, fino all’80% della media del fabbisogno circolante degli ultimi 3 esercizi.
Finanziamenti agevolati o a tasso zero per avviare o sostenere un’impresa.
Investimenti nel capitale, in favore di strat up e aziende guidate da donne, operanti in settori strategici nazionali.
Altre forme di sostegno (azioni di comunicazione e percorsi di assistenza tecnico-gestionale).Per finanziare questo fondo, la bozza della legge di bilancio 2021 prevede 20 milioni di euro, sia per il 2021 sia per il 2022.Per quanto riguarda l’individuazione dei beneficiari e i criteri di ripartizione dei fondi, avverranno entro 60 giorni dall’entrata in vigore della manovra finanziaria. Cosa che dovrà avvenire necessariamente entro la fine del 2020.Per questo nei primi mesi del 2021 dovremmo conoscere a chi spettano le risorse stanziate e come saranno ripartite. Solo in seguito arriveranno i relativi fondi.Infine, la nuova manovra prevede la creazione di un comitato apposito, presso il Mise. Esso deve indirizzare l’uso delle risorse e svolgere altre attività per l’imprenditorialità femminile.L’istituzione di questo fondo rappresenterebbe un’opportunità notevole per le libere professioniste, per le imprenditrici che iniziano la loro attività o quelle che l’hanno già avviata. Restano ancora da definire i criteri di ripartizione delle risorse nei prossimi mesi. Tuttavia il percorso di aiuti all’imprenditorialità femminile pare tracciato.

Il credito d’imposta 2021 si fa in 6: nuovi contributi diretti ed automatici per le PMI

l Piano Transizione 4.0 è composto da un pacchetto di incentivi – sotto forma di Crediti di imposta diretti – per promuovere la trasformazione digitale delle imprese.
Si tratta di INCENTIVI AUTOMATICI, senza procedura di selezione a bando (ma soggetti a perizie e certificazioni dei costi), e diretti alle imprese di ogni dimensione e settore. I NUOVI CONTRIBUTI RIGUARDANO INVESTIMENTI EFFETTUATI DAL 16 novembre 2020 (per gli investimenti 4.0 e non).
Rispetto al 2020 sono aumentati i massimali e le aliquote. 6 CREDITI D’ IMPOSTA ATTIVI PER IL 2021 – SCOPRI QUALI SONO ADATTI PER LE TUE ESIGENZE 1. INVESTIMENTI 4.0Recuperi dal 10% al 50% delle spese:il 50% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
il 30% per investimenti oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro
il 10% per investimenti oltre 10 milioni e fino a 20 milioni di euro2. SOFTWARE 4.0Recuperi il 20% delle spese con tetto a 1 milione di euro.3. RICERCA E INNOVAZIONERecuperi dal 10% al 20% delle spese:il 10% per progetti di innovazione
il 15% per progetti 4.0
il 20% per l’attività di ricerca
(Il massimale è elevato a 4 milioni di euro per le attività di ricerca e a 2 milioni per le attività di innovazione)4. FORMAZIONE 4.0Recuperi dal 30% al 60% delle spese:Per il 2021 viene ampliato l’elenco delle spese ammissibili, che comprende le spese di personale, i costi di esercizio (viaggi, materiali, ecc…), le consulenze.5. BENI TRADIZIONALIRecuperi il 10% delle spese con tetto a 2 milioni di euro.
Recuperi fino al 15% per beni funzionali allo smart working.6. SOFTWARERecuperi il 10% delle spese con tetto a 1 milione di euro.

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